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La Storia del luogo

L’Antica Corte delle Ninfee è un antico monastero del XV secolo, attualmente Dimora Storica privata della famiglia Marrone è situata nel cuore della città di Trapani, ristrutturata negli ultimi anni dagli eredi di famiglia dopo oltre 40 anni in cui fu lasciata in abbandono e in altre mani per questioni di vita lontana.

Antico monastero femminile domenicano, nel centro storico della città barocca, è divenuto successivamente alla curia, proprietà della famiglia Marrone in cui l’architetto Ingegnere Decio Attilio Marrone (1880 – 1976) ne fece casa di famiglia.

Onorificienza da Papa Giovanni XVII conferita a ing. Decio MarroneLa cappella della Trinità annessa alla sede monacale ne divenne lo studio.

L’ingegner Decio Marrone si occupò del restauro architettonico della stessa e del palazzo ed in oltre, a livello storico, della maggior parte di palazzi antichi e strutture architettoniche diocesiane nella Sicilia del primo e nel secondo dopo guerra, occupandosi di persona anche della progettazione, dello studio e della commissionata realizzazione del Baldacchino della Chiesa della Maria SS. Annunziata di Trapani, divenendo Sovrintendente ai beni culturali della Sicilia Occidentale.

Colei che divenne sua moglie, Renata Lombardo (1901 – 1989), direttrice in quegli anni dell’Accademia delle Belle Arti a Trapani, disegnò lavorando allo studio dell’architetto Marrone e fece realizzare la corona della Madonna dell’Annunziata.

 

Papa Giovanni XIII il 28 settembre 1962 conferì all’architetto ing. Decio Attilio Marrone l’onorificienza di Commendatore in seguito alla passione dedicata per essersi distinto nel proprio lavoro in un periodo di interessi politici ed economici.

Intorno al 1230 la zona di S. Domenico prese nome dai Domenicani sulle rovine della chiesa di S.Maria la Nova, chiesa collegata al monastero ed al convento da cunicoli sotterranei ricavati dalle antiche rovine della città fenicia sottostante.

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Chi azzarda conferma che appunto questi passaggi sotterranei univano la Chiesa Domenicana e i due monasteri annessi come l’attuale Dimora privata, per mezzo di cunicoli in cui la città antica è rimasta nascosta nel sottosuolo.

La cappella “dei Crociati” nella cripta della Chiesa di S. Domenico, scoperta e scavata fino a fermarsi nel punto in cui affreschi sono emersi, ne è la prova.

L’antica “ruota” il passaggio attualmente murato ma riconoscibile nella parte esterna dell’ Cappella della Trinità a base ottagonale dell’Antico Monastero ora Antica Corte delle Ninfee, veniva utilizzato per lasciare orfanelle in cura alle monache, di qui il nome della strada laterale adiacente al San Domenico ed alla attuale struttura, “via Orfane”, l’attuale nome mutato in via Orfani.

 

Alcuni degli storici reperti dell’antica collezione di famiglia si possono ora ammirare all’interno del giardino botanico della Corte, in cui piante, ormai alberi secolari come la vigna ed il gelsomino di oltre quattrocento anni, fanno da cornice di colori e profumi all’antica vasca delle ninfee. 

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Dopo anni di abbandono gli eredi della famiglia Marrone e Cipresso hanno attuato ristrutturazione permettendo di salvare la dimora diventata falegnameria nel corso degli ultimi decenni riportando l’abitazione nel suo originale splendore.

Al suo interno sono ora stati ricavati nella parte sottostante, per ora 3 appartamenti disponibili ad uso turistico, indipendenti e godono del privato accesso dal giardino botanico, dotati degli attuali comfort a disposizione di chi desidera passare una vacanza immersa tra storia cultura e mare meraviglioso in una città ricca di misteri e bellezze naturalistiche ed enogastronomiche.Suite-Panorama

Non distante si può godere delle meraviglie della montagna di Erice la cui vetta domina la città di Trapani e visibile dalla parte superiore del palazzo storico, dove l’antico forno delle monache e poi della servitù, si affaccia sul terrazzo esterno non visibile dal piano terreno.

La volta ottagonale della Cappella della Trinità racchiusa tra le nicchie dei 4 angeli è divenuta parte integrante della caratteristica Suite-appartamento dove gli ospiti della famiglia che desiderano soggiornare, hanno la possibilità di godere di uno degli elementi architettonici definiti dal critico Vittorio Sgarbi tra le meraviglie rinascimentali nascoste della città stessa.

Famiglia di artisti ed amanti di arte e cultura i proprietari hanno deciso di condividere questo luogo accomunato dalla storia di una città e parte del patrimonio di storia Italiano, organizzando mostre ed eventi legati appunto a tutto ciò che è passione per arte e cultura, all’interno della location.

Luna Marrone Stanford tra gli eredi,  è a disposizione di chiunque desideri conoscere sotto il profilo artistico, culturale, umano e turistico il luogo e quanta la sua storia ha da offrire agli ospiti in cui storia e leggenda fanno da sfondo alla vita.

La storica pasticceria “La Rinascente” adiacente  alla dimora è con i suoi dolci tra le più caratteristiche e storiche della Sicilia occidentale presente dalla metà del novecento ricalcando il suolo in cui in passato le monache lasciarono spazio a questa antica arte culinaria tipica della Sicilia, oggi gestita dalla famiglia Costadura tra la cui stima reciproca con i Marrone è ricambiata dall’affetto.

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